QUANTE SEDUTE
Bastano 3-4 sedute a distanza settimanale per osservare i primi miglioramenti del quadro clinico. Se questo non dovesse avvenire allora bisogna rivedere la diagnosi, cambiare terapia e constatare la non curabilità attraverso l'agopuntura.
A seconda della patologia può essere necessaria la ripetizione del ciclo senza comunque mai superare le 15 -20 sedute. È anche importante che i trattamenti non siano troppo ravvicinati.
Infatti la frequenza più adatta è di una seduta la settimana, a volte anche ogni quindici giorni, eccetto alcuni casi acuti in cui sono necessarie, solo inizialmente, due sedute settimanali. Effettuare trattamenti troppo ravvicinati può comportare un arresto del miglioramento se non un’accentuazione del disturbo.
TERAPIE ASSOCIATE
Sia la medicina tradizionale cinese sia gli attuali studi del Dott. Mussat sull'Energetica dei Sistemi Viventi applicata all'agopuntura, hanno mostrato che è utile associare a questo tipo di trattamento anche i farmaci. Cambiano comunque i criteri di somministrazione.
Se il paziente è già in trattamento farmacologico, ad esempio con antinfiammatori o ansiolitici, non si deve mai ridurre o sospendere la terapia: solo se le condizioni migliorano si potrà iniziare, con prudenza e gradualità e solo in alcuni casi, a ridurre la posologia fino anche ad interromperla, ma sempre su indicazione e controllo medico. Se invece non si stanno utilizzando farmaci, è utile somministrare sostanze farmacologiche, sempre a dosaggi molto bassi e con brevi e ritmiche interruzioni.
È quella che viene chiamata terapia segnale, che si mostra spesso più efficace rispetto all'utilizzo di alti dosaggi.
Inoltre è particolarmente utile l'integrazione a basso dosaggio di vitamine, minerali, aminoacidi e fitoterapici secondo le leggi dell'Energetica dei Sistemi Viventi. Rimedi omotossicologi, fitoterapici e omeopatici vengono spesso associati all'agopuntura.